Combattere l’insonnia con il CBD

grafica di una ragazza a letto sveglia che conta le pecore
Quando si soffre di insonnia neanche le pecore aiutano

Insonnia e CBD

Un numero crescente di persone impiega la cannabis light e il CBD per rilassarsi e migliorare la qualità del sonno. In virtù delle sue proprietà antinfiammatorie e distensive, il cannabidiolo sembra in grado di influire in maniera positiva sui ritmi veglia-sonno, tanto da poter essere considerato una cura per l’insonnia. Ma è davvero così? Quali prodotti esistono in commercio e quali sono gli effetti dell’ olio CBD per l’insonnia? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Cos’è l’insonnia e come viene curata?

Ad oggi ne soffrono circa 9 milioni di italiani, che per contrastarne i sintomi si affidano a cure erboristiche o farmacologiche. Ma cos’è l’insonnia e perché colpisce così tante persone? Si parla di insonnia quando si lamentano due o più dei seguenti sintomi: difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti, stanchezza mattutina, sonnolenza persistente, mancanza di focus. Alcune persone soffrono di insonnia per brevi periodi e in questi casi si parla di insonnia acuta. Quando, invece, il disturbo si protrae a lungo, l’insonnia diventa cronica ed è legata a cause più profonde. L’insonnia può essere una vera e propria patologia oppure un sintomo di un altro disturbo. Nel primo caso, questa prende il nome di insonnia primaria, una malattia legata soprattutto a cambiamenti al proprio stile di vita, a condizioni prolungate di stress e a disordini emotivi. Di recente, si sta facendo largo la convinzione secondo cui l’insonnia dipenda da problemi alla cosiddetta materia bianca. Una ricerca pubblicata su Radiology ha mostrato come nei pazienti affetti da insonnia primaria venga spesso osservata una scarsa integrità della materia bianca in diverse regioni del talamo e dell’emisfero cerebrale destro. Come anticipato, l’insonnia può essere anche un sintomo, provocato da un disturbo nascosto. Tra questi ansia, depressione, dolori articolari, apnee notturne, allergie o patologie più gravi quali cancro, Parkinson e Alzheimer. Spesso, questa condizione può dipendere anche dall’assunzione di determinati medicinali, quali antidepressivi, antiallergici, decongestionanti e corticosteroidi. Ma quali sono i trattamenti convenzionali contro l’insonnia? A volte, rinunciare a tè, caffè, sigarette, alcolici e pasti abbondanti può non bastare. Accanto a tali interventi, è necessario accostare un trattamento rilassante specifico. Tra questi figurano la terapia cognitivo comportamentale, ufficialmente riconosciuta dall’American College of Physicians e tesa ad allontanare ansie e pensieri negativi. Esistono anche numerose tecniche di rilassamento che possono giovare a chi ha a che fare con questo disturbo. La melatonina rientra invece tra le terapie complementari, insieme ad altri rimedi quali lo yoga, la valeriana e l’agopuntura.

CBD benefici: perché questa sostanza può essere considerata un alleato efficace contro l’insonnia?

L’interesse nei confronti della cannabis legale e del cannabinoide CBD sta rapidamente aumentando, così come il rilievo offerto loro dai media. Ma cosa dicono gli studi più recenti al riguardo? Davvero il CBD è in grado di allontanare ansia e preoccupazioni e favorire il sonno? Innanzitutto, va ricordato che il cannabidiolo è completamente privo di effetti psicoattivi, a differenza del cannabinoide THC, famoso per le sue capacità psicotrope. Attualmente, in Italia il THC è vietato in concentrazioni superiori allo 0,2%, sebbene sia tollerato fino a 0,6%. Se i prodotti ricchi di THC necessitano di ricetta medica, il CBD è utilizzabile senza alcuna prescrizione e può essere acquistato in qualsiasi negozio specializzato nella vendita di cannabis legale. Ma in che modo il CBD agisce sull’organismo?

CBD effetti

Il CBD interagisce con il sistema endocannabinoide riequilibrando determinati meccanismi e favorendo un’efficace omeostasi interna. In sostanza, i recettori del sistema endocannabinoide vengono stimolati dal CBD ed amplificano le loro funzioni, aumentando la produzione di sostanze rilassanti ed antinfiammatorie. Sebbene l’efficacia del CBD sulla regolazione del ciclo sonno-veglia sia piuttosto difficile da valutare, studi recenti indicano una percentuale piuttosto elevata di riscontri positivi.

CBD effetti: come usare il CBD per trattare l’insonnia?

In commercio esistono tantissimi prodotti a base di CBD per rilassare. Tra questi tè, tisane, balsami, creme, olio di CBD, capsule, bevande e persino caramelle e lecca-lecca. Ognuno di questi ha effetti diversi ed è dotato di caratteristiche e concentrazioni differenti. Esistono persino articoli che sommano i benefici e le proprietà del CBD a quelli della melatonina o della valeriana.

CBD rimedio per l’insonnia

L’ olio CBD per l’insonnia viene realizzato aggiungendo la sostanza a olio d’oliva, di cocco o di canapa. Il principio attivo può raggiungere percentuali ragguardevoli. È possibile assumere 2-5 gocce di olio di CBD due volte al giorno. Naturalmente, in caso di gravidanza, allattamento o assunzione di altri farmaci, è importante consultare il medico. L’uso del CBD per rilassare va interrotto immediatamente in caso di effetti indesiderati.

CBD benefici: cosa suggerisce la ricerca medica al riguardo?

Esistono numerosi esperimenti tesi ad inquadrare gli effetti reali del CBD. Tuttavia, questi sono stati svolti esclusivamente su cavie da laboratorio, e nonostante le indicazioni positive, è importante restare molto cauti. “Il principio attivo possiede proprietà anti-infiammatorie comprovate”, afferma Lihi Bar-Lev Schleider all’interno di una ricerca pubblicata su Nature; nonostante questo gli studi clinici utili a determinarne l’impatto reale sono ancora pochi. Insomma, esistono parecchi indizi, ma ancora nessuna certezza. In ogni caso, dalla ricerca scientifica trapela un certo ottimismo: Ziva Cooper, ricercatrice presso l’Università della California e autrice di una ricerca sul potere rilassante della cannabis, afferma che il CBD abbia effetti positivi nella cura di svariate malattie, malgrado sia necessario verificare e continuare a sostenere la ricerca.

Nel 2018 è stato condotto uno studio su 409 persone che soffrivano di insonnia. Lo scopo della ricerca era prendere nota degli effetti della cannabis rispetto alla qualità del sonno dei pazienti. Il 94% dei partecipanti si è detto soddisfatto dei risultati ottenuti .

Conclusioni: CBD rimedio per l’insonnia o semplice palliativo?

L’insonnia è stata collegata a tantissimi disturbi, tra cui depressione, ansia, dolori, stress e tanti altri ancora. La cosa positiva è che il CBD è considerato un valido alleato contro tutte le condizioni appena elencate. Alleviando la sintomatologia dei disturbi citati, i quali impediscono al paziente di dormire, il CBD svolge un ruolo, seppur indiretto estremamente importante .